4 stati, 33 ore, 650 chilometri. L’impresa di Federico in sella alla sua bicicletta
Andiamo dritti al punto, Federico, raccontaci la tua avventura.
Dal 4 al 5 settembre ho preso parte a un evento che si chiama Rando Imperator: è l’unica randonnée che attraversa quattro stati diversi. La randonnée è una gara in cui i partecipanti percorrono dai 300 chilometri in su con l’unico scopo di completare la corsa nel tempo massimo stabilito (43 ore, nel nostro caso). L’ho fatta in solitaria per mettermi alla prova e capire di cosa sono capace. Ci sono ovviamente altre persone ma, su distanze così lunghe, si pedala da soli per la maggior parte del tempo.
Come ti sei organizzato per un viaggio così lungo?
La partenza era fissata da Monaco il 4 settembre alle 4:30. Alla francese, quindi in un determinato intervallo di tempo, e io ho deciso di partire appena possibile. L’agitazione e la tensione non mi facevano stare fermo! Avevo con me il minimo indispensabile: zero ricambi e qualche barretta da mangiare. Un checkpoint ogni 100 km dava la possibilità di rifocillarsi adeguatamente. Ho dormito un'ora in totale, mezz'ora a Trento e mezz’ora ad Avio. Il percorso indicato dall’organizzazione prevedeva anche sterrato e per questo sono partito con una bicicletta gravel che in questo tipo di percorsi - un misto fra ciclabile, strade normali e strade bianche - ha la perfetta versatilità.
Hai incontrato difficoltà?
In 650 km se ne incontrano tante! Più che fisiche, mentali, e ci si domanda: “chi me l'ha fatto fare?”. E questa è una sfida nella sfida, quella di convincere la propria testa di potercela fare. Il mio segreto è stato andare con la “marcia della pazienza”: pedalare, distrarsi ammirando i bellissimi paesaggi e ancora pedalare! Hanno partecipato molte persone e il bello è che ognuno vive l'evento a modo suo: c’è chi pedala in compagnia e chi, come me, cerca il proprio ritmo e preferisce stare per conto proprio.
In che modo porti in SPORTLER la tua passione per la bici?
Ogni volta che salgo sulla bici imparo qualcosa di nuovo: come caricare al meglio le borse, quali sono le bici più adatte alle lunghe distanze, l'affidabilità degli accessori. Nel mio caso ho indossato il pantaloncino Sportful SuperGiara, comodo e versatile. Mentre per proteggere la testa avevo il casco POC Ventral Lite, molto sicuro e ben ventilato: sono passato dai 4°C di Monaco ai 30°C di Ferrara!
Testare i prodotti e sapere cosa significa stare in sella così a lungo mi permette di capire davvero cosa fa la differenza in un accessorio rispetto a un altro. E questo mi rende orgoglioso perché posso offrire alla clientela SPORTLER solo il meglio dei prodotti che i miei colleghi ed io proviamo sulla nostra pelle.
Come Category Manager Bike in SPORTLER mi occupo dell’assortimento di abbigliamento, caschi e scarpe del mondo bike, intimo sportivo e calze di tutti gli sport. Sono grande appassionato di ciclismo e con l'esperienza di tutti cerchiamo di capire dove sta andando il mercato senza mai perdere il focus sulla qualità e sulle innovazioni. Vogliamo che chi si rivolge a noi possa trovare solo il meglio dei prodotti che abbiamo testato. La nostra esperienza e passione giocano un ruolo fondamentale!
In conclusione, raccontaci del momento più difficile e di quello più bello.
A volte è stata dura non addormentarsi di notte lungo i rettilinei e per tenermi sveglio ascoltavo musica oppure cantavo. Il momento più bello è stato invece quello di scoprire che, nonostante non ci sia una classifica, sono arrivato fra i primi dieci e per me è stata una soddisfazione enorme!
I dati dell'impresa:
· 25.000 calorie bruciate
· 3.400 metri di dislivello
· 650 km percorsi
· 33 ore di gara
· 23 km/h di velocità media
· 4 stati attraversati
Complimenti Federico!