Alla conquista dei 3000 delle dolomiti con Luca e Rab
Rab – il marchio, la storia, il futuro consapevole
“Siamo il Popolo della Montagna”. Così si definiscono da Rab, che dal 1981 fornisce agli appassionati e ai professionisti delle altitudini tutto ciò che serve per un’esperienza ai massimi livelli. Abbigliamento e attrezzatura, come piumini per il giorno e sacchi a pelo per la notte, elementi fondamentali per accompagnarti in questa stagione invernale.
Rab non si ferma, però, al solo gesto atletico: la montagna è anche scenario di valori, e specchio della natura che ci circonda.
In inverno, più che mai, la fragilità della montagna non può essere ignorata. Con temperature record che colpiscono le Alpi, alluvioni e ondate di calore in tutto il mondo, gli effetti del cambiamento climatico non sono mai stati così evidenti.
Per Rab l’importante è creare una comunità attenta al futuro del pianeta, impegnandosi contemporaneamente come azienda per ridurre l'impatto delle loro attività. Come? Portando avanti un cambiamento significativo nel modo in cui producono e spediscono la merce, e invitando la comunità della montagna a utilizzare consapevolmente ciò che acquistano.
Rab e SPORTLER, the Mountain People
Rab ha appoggiato nella sua avventura Luca Broggio, il nostro Sales Expert Alpin, che per l’occasione ha vestito i panni di ambassador. Fornendo i materiali e i capi d’abbigliamento necessari, Rab ha reso possibile l’impresa di Luca: conquistare le vette dei 3000 delle dolomiti.
Le salite sono ancora in divenire (Roma non è stata costruita in un giorno!), ma abbiamo fatto due chiacchiere con lui per sapere come sta andando. Qui di seguito la nostra intervista.
L'intervista a Luca, il nostro Sales Expert Alpine
Ciao Luca, vuoi parlarci un po' di te?
Ciao, ho 24 anni e lavoro presso lo SPORTLER Alpine Flagship Store a Bolzano. La passione per la montagna c’è sempre stata, ma l’ho presa sul serio solamente qualche anno fa, ampliando le mie conoscenze riguardo i diversi sport che si praticano in questo ambiente. I miei preferiti sono l’arrampicata multipitch (a più tiri) d’estate e lo scialpinismo d’inverno. Mi piace andare in montagna in buona compagnia, ma anche trascorrere da solo lunghissime giornate a scalare e concatenare cime, seguendo il mio ritmo.
Quale progetto stai portando avanti?
Al momento sono nel bel mezzo del mio più grande progetto sportivo: salire tutte le cime principali delle Dolomiti che superano i 3000 metri di altezza. Gran parte delle vette sono accessibili solo tramite vie di arrampicata, e nel caso non trovi un compagno di cordata mi sono prefissato di salire in solitaria tutte quelle fino al III grado. Ad aumentare il livello di difficoltà è il fatto che alcune cime contino poche salite annuali, con conseguente assenza di tracce di passaggio. È un progetto molto ambizioso, che richiede estrema determinazione e anche un po’ di fortuna con il meteo – cosa che non è avvenuta per via delle abbondanti nevicate di fine stagione. Infatti non ho potuto iniziare prima di fine maggio!
Qual è stata la vetta più difficile finora, e perché?
Il Piz Popena nel gruppo del Cristallo, a causa del caldo e della mancanza di orientamento. Il 10 agosto ero partito un po’ affaticato dalla salita del Gran e Piccolo Vernel del giorno prima, e con i primi raggi di sole le temperature si sono alzate improvvisamente. La relazione (descrizione del percorso di arrampicata, ndr) che avevo in possesso non corrispondeva a quello che vedevo, e per di più c’erano segnavia di pietra sparsi lungo tutta la parete, che hanno aumentato la mia confusione. Ho deciso di ignorare la guida, e una volta individuato il grande pilastro sommitale ho deciso di seguire il mio istinto cercando il percorso più facile che mi ha portato, dopo un'estenuante salita, fino alla vetta.
Qual è stato invece il momento più bello?
Tornare alla macchina dopo “giretti” (come li chiamo io) da 12 ore senza pause.
Scherzi a parte, è difficile rispondere perché fino ad ora ogni giornata ha avuto qualcosa di bello. I momenti per me più forti sono avvenuti nell’arco di una settimana dove ho superato importanti barriere mentali. Il primo durante la salita a Monte Cristallo, Cristallino d’Ampezzo e Cristallo di Dentro, perché ho superato i 3100 metri di dislivello positivo in una sola uscita. E poi il raggiungimento del dislivello positivo totale di quella settimana, superiore a 6800 metri. Numeri per me lontani dalla realtà, sopratutto muovendomi su un terreno che richiede un livello altissimo di contentrazione costante. Sono cime in ambiente severo, nel quale è raro incontrare altre persone e nel quale la via è sempre da cercare: spesso mi sono dovuto fidare del mio istinto.
Come ti sei trovato ad adoperare i prodotti Rab?
Uso prodotti Rab da un paio d’anni ormai perché mi piace la qualità della manifattura, la leggerezza, il taglio. Inoltre apprezzo tutto quello che riguarda la scelta delle materie prime, l’approvvigionamento delle stesse e la promozione di progetti sostenibili come la riparazione dei prodotti. Punto di forza degli articoli Rab è certamente l'isolamento dal freddo e l'estrema leggerezza!
Avendo uno stile "fast & light" sono rimasto molto soddisfatto dal rapporto peso/comprimibilità/robustezza dei prodotti, che mi hanno permesso di muovermi agevolmente in qualsiasi situazione senza avere paura di rompere quello che stavo indossando o di dover caricare lo zaino di peso inutile.
Quali sono i tuoi prodotti Rab preferiti?
Il baselayer Force LS Tee e la giacca Mythic Alpine sono i due capi che più mi sono piaciuti e che più ho utilizzato. Il baselayer per via della sua estrema versatilità di utilizzo e per la sua rapidissima asciugatura. La giacca, che pesa solo 250 grammi, poiché è particolarmente calda e nello zaino occupa davvero poco spazio. Perfetta per escursioni e scalate in alto durante le fredde e ventose giornate di tarda estate e di mezza stagione.
Il sacco a pelo Neutrino 600 insieme al materassino Ionosphere 5, permettono di ammirare fantastiche albe e tramonti per gran parte dell'anno, e pesando insieme solo 1500 grammi sono i compagni perfetti per dormire sotto un cielo stellato.
Luca è ancora nel bel mezzo della sua impresa, ma continuerà a documentare le ascese attraverso i canali SPORTLER. Resta aggiornato sia tramite i nostri canali social che su queste pagine, sentirai nuovamente parlare di lui!
Nel caso invece volessi approfondire la filosofia e la storia di Rab, qui trovi un articolo che fa proprio al caso tuo >>>
From the Mountain People to the Mountain People, buone avventure!