Le nostre vetrine di primavera: la leggenda della corsa Bobbi Gibb
Chi è Bobbi Gibb?
Roberta Louise Gibb è cresciuta tra gli anni '40 e '50 in un sobborgo di Boston, nel Massachusetts. È un'appassionata di corsa fin dall'infanzia: ogni giorno correva fino a scuola, per otto miglia. Nel corso degli anni, questa passione è andata ben oltre la corsa quotidiana nei boschi di Boston. Così, nel 1966, la motivata podista ha deciso di partecipare alla maratona di Boston, anche se all'epoca le donne non erano ammesse. Questo non ha impedito a Bobbi Gibb di provarci, e mandò l'iscrizione. Potete immaginare la delusione della giovane donna quando, invece del pettorale, si è vista recapitare una lettera, che spiegava che "la gara è aperta solo agli uomini, poiché le donne non sono fisicamente in grado di correre una maratona".
Bobbi Gibb, però, non si arrese: voleva dimostrare che le donne hanno lo stesso diritto di correre una maratona degli uomini. Cinque giorni prima della maratona, partì in autobus da San Diego, dove viveva per motivi professionali, e raggiunse Boston, a 4800 km di distanza. Dopo tre notti e quattro giorni di viaggio senza pause, indossando i pantaloncini del fratello e scarpe da corsa da uomo (all'epoca non esistevano scarpe da corsa per le donne), raggiunse la casa dei genitori il giorno prima della gara. La mattina del 19 aprile 1966 si presentò alla maratona. Temendo di essere riconosciuta ed espulsa dagli organizzatori prima dell'inizio, travestita da uomo si nascose tra i cespugli, per poi mescolarsi ai 540 partecipanti maschi.
I ran the Boston Marathon out of love. I believe that love is the basis of all meaningful human endeavor. Yet it was a love that was incomplete until it was shared with others.
Bobbi Gibb
Naturalmente, il suo travestimento non durò a lungo: gli uomini si accorsero subito che era una donna. Incoraggiata dalla loro gentilezza e dal loro sostegno, si tolse la felpa con il cappuccio con cui si nascondeva. Con sua gioia e sollievo, sentì l'esultanza della folla: erano tutti entusiasti nel vedere una donna che correva la maratona! Quel giorno capì che, in quel momento, non era una donna qualsiasi ma un simbolo per tutte le donne del mondo: doveva dimostrare di avere lo stesso diritto di correre degli uomini. Con i piedi sanguinanti a causa delle scarpe troppo piccole e crampi dolorosi, Bobbi Gibb tagliò il traguardo in 3 ore e 21 minuti.
Bobbi Gibb è tuttora una leggenda dello sport agonistico femminile. Ecco perché vogliamo dedicarle la nostra vetrina primaverile e dare un segnale di maggiore accettazione delle donne negli sport agonistici, ancora dominati dagli uomini.
Il nostro Team Visual è riuscito a contattare direttamente Bobbi durante la realizzazione di queste vetrine, ottenendo così informazioni da lei in prima persona, per raccontare senza filtri la sua esperienza e le sue impressioni. Oggi la protagonista delle nostre vetrine condivide in tutto e per tutto i valori SPORTLER: conduce uno stile di vita sano e sostenibile, prendendosi cura delle risorse del nostro pianeta e trasmettendo questi valori agli altri.
Dopo averle presentato l'azienda e il progetto delle vetrine, lei ha scritto: "Grazie mille per la vostra email ricca di spunti. Sembra che abbiamo molto in comune, tra cui la passione per uno stile di vita attivo e salutare, il lavoro creativo e il benessere della Terra e delle sue popolazioni."
Thank you so much for your thoughtful email. It sounds like we have a lot in common, including our passion for an active and healthy lifestyle, creative work, and the well-being of the Earth and its people.
P.S.: Il nostro visual team, che è prettamente un reparto creativo, ha trovato molto interessanti le opere artistiche di Bobbi Gibb: per saperne di più ti consigliamo di visitare il suo sito >>>